I comportamenti alimentari anomali sono di vario tipo ed ognuno richiede una terapia differente visto che anche la tipologia del disturbo si manifesta in diversi modi di approccio al cibo.
Anoressia, bulimia, binge eating, sono tutti disturbi alimentari che riguardano un rapporto errato nei confronti del cibo portando ad azioni incontrollate e distruttive per il proprio organismo.
Che si tratti di privazione totale del cibo, o di abbuffate compulsive con o senza metodi di compenso come vomito indotto o lassativi, tali disturbi possono essere scatenati da vari fattori, genetici e non, ma quello che interessa sapere è che la soluzione per tornare a condurre una vita serena è possibile.
Grazie all’aiuto dei familiari, ma soprattutto di medici specialisti, come psicoterapeuti, psichiatri e nutrizionisti, pronti a lavorare insieme per un fine comune, i pazienti affetti da disturbi alimentari psicogeni possono guarire completamente.
Un fattore importante lo gioca il soggetto stesso in difficoltà, che con forza di volontà e consapevolezza, intende guarire e farsi aiutare.
Tipicamente tali sindromi si manifestano intorno ai 20 anni, ma non ci sono casistiche specifiche per definire un range effettivo, così come non si può parlare di disturbi che affliggono statisticamente più donne o più uomini.
Quello che è certo è che il tutto parte da fattori psicologici scatenanti, che molto spesso il paziente non è neanche in grado di riconoscere, ma che compensa con atteggiamenti distruttivi nei propri confronti.
Con l’aiuto di un supporto psicologico si può venire a capo di cosa ha portato il soggetto a questi disordini alimentari e cominciare un percorso che lo conduca verso una guarigione e consapevolezza di se stesso come essere umano.
